Alla scoperta del PERU in moto ...

Il Perù è ancora un paese da scoprire nelle sue realtà al di fuori del normale circuito turistico I nostri giorni in moto ci hanno fatto apprezzare la meravigliosa bellezza degli altopiani, delle Ande e delle antiche civiltà, dalla costa ai monti.

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Il Perù è un paese vastissimo, con climi assolutamente diversi, sia per la latitudine che per la quota. A parte la nostra visita nella prima zona Amazzonica, la nostra permanenza è stata sempre oltre i 3.400 mt.

Venerdì 08 Agosto
CUSCO / CHINCHEROS / MARAS / MORAY / URUBAMBA

Primo impatto con i nostri mezzi. Sono leggere Honda 250, giuste per non dover faticare troppo. Alle quote in cui si viaggia, già c'è metà potenzialità disponibile, sia per il fiato che per la stanchezza che ti assale presto. Il nostro Marommel ha avuto la sua 650 XR e scorazza ovunque facendo un gran baccano.
Franz ha la Falcon ma dopo qualche tempo la passa a Francesco e si adegua alle 250.
Le strade sterrate sono abbastanza agevoli ma creano un gran polverone. Traffico praticamente inesistente tranne che in vicinanza dei siti archeologici tuttavia piuttosto pericoloso a causa di cani che ti rincorrono e assalgono, e persone ed animali che non si curano di scansarsi quando ti avvicini. E' necessaria molta prudenza

Sabato 09 Agosto
URUBAMBA / OLLANTAYTAMBO / QUILLABAMBA

Ollantaytambo ci accoglie in tutto il suo splendore di gradoni e blocchi imponenti di granito. La guida, parlando un chiaro Castigliano, ci illustra lentamente la base dei costumi Inca e delle funzioni tattiche della località.
Ripartenza verso la zona calda di Quillabamba attraversando il passo di Abra Malaga.

Domenica 10 Agosto
QUILLABAMBA / LARES VALLEY

La giornata si prospetta subito piuttosto pesante: il primo a forare è Jorge....dopo di lui una serie di forarture a ripetizione che sembrano non finire mai. Siamo costretti a comprare altre camere d'aria.. Alle fine si decide di tenere la pressione delle gomme molto alta, così le moto cominciano a saltare come capretti impazziti. Siamo mangiati dai moscerini, tipo mini-zanzare, che ci amano molto.
La strada è polverosissima e Ciana in un vortice di invisibilità s'infila in una curva soffice tipo talco e si tuffa a pesce nella polvere. Per fortuna solo una gran botta sulle costole e contusioni varie.
Lares, che dire, un altro mondo?
Siamo arrivati quasi col buio, ci siamo accomodati in queste stanzette fredde ma pulite, accolti con curiosità, come gente venuta da lontano a cui chiedere e con cui scambiare due chiacchiere. Poi il bagno alle sorgenti termali, cena e letto. Piuttosto stanchi col peso di una giornata intensa. La sorpresa del mercatino la mattina successiva ci ha colmato gli occhi di colori.

Lunedì 11 Agosto
LARES/CUSCO

Dopo la lunga visita al mercato, si riparte alla volta di Cusco. La giornata è come sempre splendida, limpida e con rare nuvole altissime. Ci avviamo al Passo Amparaes 4.080 mt, Calca Tambomachay, Pucapucara, e la fortezza di Sacsayhuamán sovrastante Cusco

Martedì 12 Agosto
CUSCO / MACHUPICCHU / CUSCO

Ci alziamo abbastanza presto, per prendere il treno alla stazione di Cusco. Il trasferimento fino ad Aguas Calientes, alla base del Macchu Picchu, è possibile solo col treno o a piedi (sentiero Inca da Ollantaytambo). C'è una strada sterrata che arriva fino a circa 8 km. da Aguas Calientes, ma lì si ferma.
Cusco è situato in una conca, per cui il treno deve salire per poi ridiscendere verso la valle dell'Urubamba. La salita non si fa tramite cremagliera ma facendo una serie di avanti e indietro in uno zig-zag di scambi per cui si ha il tempo di osservare a lungo la città.
Il viaggio è lungo ma piacevole. Dopo Ollantaytambo il treno costeggia l'Urubamba, immerso nella foresta con sprazzi di cime innevate, ponticelli, rapide e tratti di sentiero Inca. Meraviglioso

Mercoledì 13 Agosto
CUSCO / PISAC / PAUCARTAMBO

Noi appiedati ci avviamo verso Pisac con un fuoristrada, l'altro rimane in contatto con le moto che oggi fanno off-road completo. A mezzogiorno ci riuniamo tutti per un buon piatto e quindi ci riavviamo perso Paucartambo. Durante il tragitto visitiamo le rovine sovrastanti Pisac e per la strada ci fermiamo nel paesino di Colquepata dove si svolge una coloratissima festa. Arriviamo a Paucartambo verso l'imbrunire e troviamo alloggio nella scuola-hostal del Municipio....molto spartana.

Giovedì 14 Agosto
PAUCARTAMBO/PILCOPATA

Attraverso una strada sterrata nel mezzo della foresta, passiamo dai 3.550 metri del Passo Acjanaco ai 500 mt . di Pilcopata,piccolo insediamento ai confini della foresta amazzonica vera e propria. Siamo impolverati e sconquassati fino al midollo osseo. Alla fine ci accoglie il caldo umido della pianura.

Venerdì 15 Agosto
PILCOPATA

Ferragosto e non ce ne siamo accorti. Ormai il conteggio dei giorni ci sfugge, anche la cognizione dei posti attraversati ormai è confusa; guardiamo il programma per capire dove siamo. Il posto qui è piaciuto a tutti, forse perché facciamo un giorno di sosta e a questa quota non ci sono problemi di respirazione (vedi ossigeno). La giornata prevede gita a cavallo o rafting. Noi, sempre esagerati, li vogliamo fare entrambi.
Così al mattino ci giunge un pick-up con gommone sgonfiato a bordo, che ci fa fare un lungo tragitto sulla solita strada sterrata. Seduti su tavole, siamo aggrappati come ragni ai tralicci del camioncino

Sabato 16 Agosto
PILCOPATA / PAUCARTAMBO / CUSCO

Lasciamo anche la zona amazzonica per risalire in quota e rientrare a Cusco. Praticamente si ripercorre la strada fatta nei due giorni precedenti. Lungo la strada ritroviamo la festa che si svolge nel paesetto di Colquepata dove ci siamo già fermati.
Noi siamo in auto e ce la prendiamo comoda, i motociclisti sembrano presi da furore sconosciuto e sono corsi verso Cusco. Conclusione: il comandante Marommel che apriva la colonna, si è avvantaggiato troppo ed ha sbagliato incrocio. E' rientrato in hotel dopo qualche ora, leggermente alterato nell'umore.

Domenica 17 Agosto
CUSCO

Giornata dedicata all'antica capitale Inca: Cusco. E' domenica ed inoltre anche qui la festività di Ferragosto continua per alcuni giorni. Ci sono feste, processioni religiose e tradizionali quasi in ogni piazza. Un vortice di colori, costumi e musiche. Ci soffermiamo ad osservare la parata e l'alza bandiera, nella Plaza de Armas. Visitiamo qualche chiesa, comperiamo qualche souvenir ed infine ci avviamo al ristorante che ci hanno indicato per uno dei piatti tipici del luogo, il CUI, ossia il porcellino d'india...specie di cavia molto simile ad un topo multicolor. Siamo stati fortunati perché ne rimanevano 5 e cinque di noi volevano assaggiarli. Gli altri non sono per i piatti tipici.

Lunedì 18 Agosto
CUSCO / MACHUPUENTE (Yauri)

Pronti, quasi vispi, per l'ultima settimana negli altopiani della regione. Prima tappa, a poca strada da Cusco, presso la chiesa di Andahuaylillas, chiamata quì la Cappella Sistina del Sud America (c'è un po’ di mania di grandezza). Poi Raqchi - il tempio di Wiracocha che comprende altre rovine di granai, acquedotti, coltivazioni. Si continua alla volta di Yauri in un panorama di collinotte gialle da secco, seguendo pezzi di strada asfaltata con alternanza di sterrato. Superiamo Yauri dove ci fermiamo per il solito rifornimento, e ci avviamo a pochi chilometri verso la Fazenda di Mayra, una moderna signora che ci ospiterà per la notte. Qui fa piuttosto fresco. La sera usciamo per qualche minuto al buio per scoprire finalmente la "Croce Del Sud". Rientriamo velocemente semi-congelati. Meno male che ci hanno forniti di una buona bottiglia di acqua calda.

Martedì 19 Agosto
MACHUPUENTE (YAURI) / CHIVAY

Mattinata fresca, siamo un pò rigidi ma il colore del cielo ci invita a proseguire verso nuovi paesaggi. Franz non sta molto bene e dopo qualche tempo mi cede la moto per mettersi tranquillo in auto. I posti sono bellissimi, la strada è molto polverosa con spessi strati di "talco" nelle curve; inoltre siamo salita ancora e le moto hanno bisogno di buoni incitamenti di acceleratore per proseguire, a volte la mia ha grossi ripensamenti,,,sarà asmatica anche lei?.
In ogni caso non sarà colpa sua se in una curva, allargando troppo per evitare appunto il "talco", siamo scivolate in un fossetto stupido dove il mio ginocchio ha deciso di girarsi un pochino. Fine della corsa. Da allora solo auto. Peccato, mi ci divertivo.

Mercoledì 20 Agosto
CHIVAY / AREQUIPA

Chivay vuol dire Colca Canyon, il quale si dice sia il più profondo esistente. Questo vuol dire anche "Mirador del Condor", che sarebbe un posto ideale per ammirare il volo dei condor. Ora questo luogo è nel distretto di Arequipa che, pare sia una specie di regione autonoma, per cui, a vedere i condor non ci si può andare in moto ma, ci dicono, solo con pullman autorizzati. Bhè, tanto io ero dolorante di ginocchio. Così ci recammo in quattro gatti, dentro un minibus che deve aver trasportato pecore e lama fino a qualche minuto prima di imbarcare noi. C'era più polvere dentro che fuori. Ci siam sorbiti un'ora e mezzo di scossoni per arrivare da Chivay al "Mirador", ma fortunatamente almeno i condor si son fatti vedere, Più tardi prendiamo la strada (asfaltata) verso Arequipa attraversando il "Mirador delle Ande" passo a 4.910 mt. Da qui una lenta discesa attraversando praterie dove pascolano indisturbate le vigogne.

Giovedì 21 Agosto
AREQUIPA / PUNO

Facciamo un pezzo di strada già fatta ieri, ripassando per i pascoli delle vigogne. Tragitto asfaltato che ci conduce a valicare un altro passo a 4.500 mt. toccando laghetti di colore blu pieni di fenicotteri rosa. Un contrasto affascinante che ci attira moltissimo, Proseguiamo attraversando Juliaca, città confusa, caotica, impressionante, incomprensibile. Arriviamo a Puno (Titicaca) che già la sera è calata, ma qui si fa buio piuttosto presto.

Venerdì 22 Agosto
PUNO / ISOLE UROS / SILLUSTANI

Puno è la città peruviana che è situata sul lago Titicaca, il più alto lago nel mondo (3.812 mt.)
Abbiamo una grande barca a motore tutta per noi che ci trasporta da Puno alle isole galleggianti abitate dagli Uros. Questa popolazione da secoli vive su piccoli isolotti autocostruiti, fatti con la base di canne di "Totora" più o meno come sul lago Inle in Birmania; quì però l'altitudine non permette coltivazioni vegetali. Tra qualche anno queste isole probabilmente spariranno perchè gli Uros si stanno mescolando con gli abitanti che attorniano il lago e i giovani tendono a trasferirsi in terraferma. Per il momento, il turismo aiuta i tradizionalisti a rimanere sul lago.
Nel pomeriggio ci rechiamo con piccolo autobus a Sillustani, sito archeologico pre-incaico costituito da grandi tombe elevate in altezza, vestigia del popolo Aymarà. Vedremo molti animali e molti villaggetti. Tutto l'altipiano per ora è secco .

Sabato 23 Agosto
PUNO /CUSCO

Inesorabilmente i giorno sono passati, uno dopo l'altro, e ci troviamo sulla via di Cusco , dove purtroppo dovremo congedarci dai nostri nuovi amici e dagli altopiani e da tutte le bellissime cose che abbiamo visto in questi quindici giorni. Un pò tristi ed un pò stanchi ripercorriamo la strada che ci porterà in giornata all'antica capitale Inca.
Prima di entrare a Cusco ci fermiamo per un ultimi assaggio di Cuy, stavolta cotto diversamente.
La sera ceniamo in uno dei più rinomati ristoranti del luogo, con musica e danze; purtroppo sono assenti sia Ruben che Joel. Peccato, saremmo stati felici di essere una volta tutti assieme.

http://www.peruexplorers.com/

http://www.motoclubtrissino.com/

http://www.fftravel.com/images.asp?cat=6


Commenti

Ritratto di Rompinax

fantastico :) sarei dovuta andare ad agosto.. ma qualcosa mi ha fermato forse la decisione affrettata di andarci cosi ho optato epr la siria e la giordania :)</p> complimenti.. spero un giorno di andarci :)