Diario di bordo 2007 di Marcello Carucci

Paesi attraversati: Austria, Ungheria, Romania, Moldova, Ucraina, Russia

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Dopo gli ultimi controlli la moto necessitava di un'ulteriore definitiva messa a punto, poichè presentava ancora un eccessivo riscaldamento del motore, con uscita del liquido refrigerante, ed un folle che non entrava a moto ferma, ma solo in movimento.
Il desiderio di partire è, però più forte delle necessità della moto ed eccomi pronto per la meta: la Russia.
È il 5 luglio, dopo pranzo mi riposo qualche ora e decido di partire con il fresco per viaggiare tutta la notte, eludendo il caldo eccessivo: oggi il termometro segna quasi 40 gradi.
Finalmente è ora, preparo la moto, saluto i familiari e via per una nuova avventura…
Sono le 17,40: ultimo controllo al mezzo, ai bagagli e documenti prima di mettermi in viaggio. Non vedo l’ora di raggiungere Silvia, la mia compagna che mi aspetta in Moldova, per poi proseguire insieme in vacanza ...
Viaggio tutta la notte fermandomi ogni tanto in autogrill per prendere un caffè, in modo da tenermi sveglio.
Arrivato in Austria trovo subito pioggia e freddo (il termometro segna 10 gradi), mi copro con tutto quello che ho, ma la notte tra i monti austriaci è veramente fredda. Sono costretto a sostare più volte in stazioni di servizio scaldandomi con te caldo. Continuo a viaggiare tutto il giorno seguente. A sera tardi, arrivo a ad Orada in Romania, dove finalmente mi riposo.
La mattina successiva alle 7 parto e continuo ostinato il mio viaggio; dopo ben 12 ore di moto, confortato solo dai bei paesaggi che incontro, alle 19 arrivo in Moldova, avendo percorso in due soli giorni 3479 km.
Giunto a casa dei familiari di Silvia mi riposo per poi ripartire insieme.
È il 10 luglio.
Collocate le borse sulla moto, alle 8 salutiamo la famiglia e diamo avvio alla nostra avventura. Prima sosta alle 12, al confine Biroul Vamal, dove attendiamo un’ora per prendere il barcone che deve portarci sull’altra sponda. Qui siamo in Ucraina e dopo altri controlli, proseguiamo. Alle 20 siamo a Kiev, che rivedo dopo anni. E’ irriconoscibile, lussuosa, belle macchine, alberghi di tutte le categorie, ma purtroppo senza più quel fascino e mistero di antica città dell’est che conobbi quattro anni prima. Mi chiedo come sia potuto succedere tutto questo nel giro di pochissimo tempo. Pernottiamo in un confortevole albergo a quattro stelle.
La mattina transitiamo al confine ucraino ,dove iniziano i controlli russi. Fare l’assicurazione di150euro ( la nostra non è valida) passare i controlli di passaporti, visti, moto ecc ci portano via quasi due ore. Finalmente siamo in Russia, proseguiamo fino alle 22 ( ci sono due ore di fuso orario rispetto all’Italia) riposiamo in un discreto albergo nella località di Breamsk.
È il 12 luglio partenza alle 9,30 cerco di rispettare i limiti di velocità ma spesso mi lascio andare alla potenza della mia 1300. Ahimè viene fuori un poliziotto che agita velocemente un manganello. Penso subito che è finita la vacanza, ma grazie a Silvia che conosce perfettamente il Russo, ci lascia andare augurandoci “dobrii puti“,che significa buon viaggio, con la raccomandazione di andare più piano. Ringraziamo entrambi in russo, gli tendo la mano e con un sorriso mi allontano.
Ora cerco di rispettare rigorosamente i limiti sulle super strade che attraversano immense foreste con rari benzinai. Intorno alle 18 locali siamo finalmente a Mosca, bella, immensa e pulita.
Tre interi giorni li dedichiamo alla visita della città, prendiamo la metropolitana che è il modo più comodo, rapido ed economico per spostarsi.
La metropolitana di Mosca è meritatamente famosa per le opere d’arte e il design di molte sue stazioni, parecchie delle quali rivestite con marmi bianchi, bassorilievi, stucchi, mosaici e affreschi. Generalmente i treni sono puntuali ed è raro che si aspetti lungo i binari per più di 40 secondi, di solito i temi delle stazioni ferroviari sono piuttosto simili e si ispirano alla storia e alla vita quotidiana del popolo sovietico. (veramente stupiti per compostezza, pulizia e puntualità cosa ahimè qualità che mancano nelle nostre grandi città italiane).
Dapprima visitiamo l’intero Cremlino, il simbolo non solo di Mosca ma dell’intera Russia, da qui che Ivan il Terribile diffuse il terrore, Napoleone assistette all’incendio di Mosca, Lenin teorizzò la dittatura del proletariato, Chruscev combattè la guerra fredda, Gorbaciov promosse la perestroika ed Eltsin inventò la nuova Russia, sulla Piazza Rossa, ammiriamo i colori sensazionali della cattedrale di San Basilio e facciamo qualche foto con i sosia di Stallin, Lenin e Puttin.
La sera del 15 luglio prepariamo la prossima sosta. La mattina seguente visitiamo Pereslavl-zalessky sulle sponde del lago Pleshcheevo quasi a metà strada tra Mosca e Yaroslavl, ove si puo’ apprezzare la tranquilla atmosfera di campagna. La città è caratterizzata da strette stradine sterrate con case costruite da tronchi, spesso decorate da lavori di intaglio e circondate da giardini in fiore.
Subito dove visitiamo Rostov, una piccola citta’ attraversata dal fiume Don.
La giornata seguente è la volta di Kostroma antica citta’ che si trova a 300 km da Mosca. La vediamo e pernottiamo, il giorno dopo attraversiamo Vladimir e Suzdal quest’ultima conserva una buona parte degli edifici più antichi e l’atmosfera che si respira è quella di un centro di campagna sembra uscita da un libro di fiabe, per proseguire nella bella città di Nizhny Novgord dove rimaniamo due notti è chiamata a volte la terza capitale della Russia è meno cosmopolita di Mosca e San Pietroburgo, ma il suo antico Cremilino sulle rive del Volga che ghiaccia d’inverno, ne fa un posto veramente invitante, da rimanervi alcuni giorni.
La nostra intenzione è arrivare oltre gli Urali in Asia .
Il 20 luglio, intorno alle 23, giungiamo stanchi e affamati a Kazan, una delle’piu’ antiche citta’ tatare della Russia, risalente al 1005. Lo spettacolo che ci serba questa citta’ è indimenticabile: ci colpisce subito la moschea Kul Sharif illuminata, all’interno dello storico Cremlino.
Siamo arrivati in terra Tatarstan , patria dei discendenti di una tribu’ nomade di origine turca che portò distruzione e rovina nell’antica Russia.
Questo stato autonomo è carico di suggestioni dell’Asia centrale .
Da queste parti si vedono i cartelli con scritte in due lingue e la bandiera tatara.
Le giornate seguenti visitiamo lo stupendo Cremlino, che nel 2000 l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità esso ospita gli uffici governativi e luoghi di culto oltre a bellissimi parchi.
Questi tre giorni trascorsi qui rimarranno nei nostri cuori e nelle nostri menti.
Il 23 luglio dopo una ricca colazione , indossiamo le tute antipioggia e ci allontaniamo sotto la pioggia destinazione Ufa. Faccio molta attenzione perché piove, il manto stradale non è dei migliori, la temperatura rispetto a Mosca si è abbassata notevolmente almeno di 10 gradi: il traffico di tir è intenso, ma non demordo anche perché grazie alla mia partner che conosce alla perfezione il russo, mi sento sicuro e pronto ad arrivare il piu’ lontano possibile.
Giunti ad Ufa capitale della repubblica autonoma del Bashkortostan ci rechiamo alla ricerca di un albergo, ma i pochi che ci sono pretendono delle cifre spropositate che non abbiamo trovato neanche a Mosca. Stabiliamo di continuare malgrado stia facendo buio e a sera tardi a causa del fuso orario 4 ore in piu’ rispetto all’Italia, troviamo un motel dove non esitiamo a fermarci per dormire. Qui che stabiliamo di rientrare in Moldova, perché il tempo sta nuovamente peggiorando cosi anche la rete stradale abbiamo macinato moltissimi chilometri si rientra.
L’indomani ci fermiamo a pranzare a Samara ma la visitiamo in moto perchè non ci interessa è molto caotica. Dopo un caffè proseguiamo fino al tramonto e passiamo la notte in una dimora situata lungo il percorso: è molto economica e dobbiamo adattarci a dormire su dei divani.
Notiamo in serata enormi tir che percorrono la strada verso le citta’ più grandi.

La tappa successiva è Voronezh , dopo 15 ore di estenuante viaggio, sostiamo in un piccolo albergo economico.
Al mattino, molto presto ci svegliamo, infatti dobbiamo attraversare il confine e tutta l’Ucraina. Arrivati al confine iniziano questioni: non abbiamo tutte le registrazioni degli alberghi e cosi la polizia doganale russa ci trattiene oltre un’ora per dare e avere spiegazioni. E’ ancora Silvia che chiarisce tutto finchè possiamo ripartire senza pagare nessuna sanzione. Stressati, innervositi cerchiamo di recuperare il tempo perduto. La temperatura è nuovamente alta e viaggiamo per 15 ore giungendo a Carpineni (Moldova) in tarda serata. Il 16 agosto, con comodità, partiamo dalla Moldova attraversiamo la Transilvania in tutto il suo splendore, Ungheria e Austria, in quest’ultima troviamo temporali ma tutto va bene. Il 18 siamo in Italia e ci fermiamo Tarvisio.
Il 19 mattina partiamo per essere nelle prime ore del pomeriggio a Roma. Abbiamo percorso nella sola Russia oltre 9000km per un totale di oltre 15000 nell’intera vacanza.
Un grazie a tutti gli sponsor che mi hanno sostenuto in questo viaggio.
Bergamaschi, Bertoni, castrol ,autocarrozzeria Sosio, Dunlop, nissin d.i.d. k&n Tucano Urbano, Shoei, Tecnorace shark.

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