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In questi giorni mi toccano pesanti sessioni di lavoro al computer.
Per alcuni aspetti l’antitesi all’avventura dell’accampamento selvaggio senza acqua cibo e corrente. Così voglio condividere con voi uno scatto di qualche mese fa, mentre percorrevo su e giù la bassa california assaggiando il deserto d’inverno e poi d’estate. Il brivido e la scottatura. Olga è sempre più spesso con me, sempre più spesso diventa parte di Longwalk.. nonoste sia stato sempre geloso e selettivo su chi entra a far parte di questo mio unico e amato figlio che è il viaggio inteso e condotto da me medesimo.
Che anni amici.. 4 anni di strada che hanno fatto una acrobatica sterzata sulla mia vita. Mi lascio disarcionare dal binario che mi ha condotto sino ai 28. Ed oggi dai quasi 33 mi vedo una pulce felice che salta da groppa in groppa.
Sono la mano che Escher che si disegna da sola.
