Marocco Mon Amour

Viaggi in moto che passione: su due ruote in Marocco

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Quella per la motocicletta è una di quelle emozioni che ti prende e non ti abbandona più, l’amore di una vita. Se a questo grande sentimento si aggiunge la passione per il viaggio inteso come esperienza di formazione e realizzazione individuale, unito all’affetto di due innamorati, la miscela diventa ricca ed esplosiva! È così che Pinuccio e Doni, come li chiamano gli amici, bikers e coniugi di lunga data, hanno deciso di fare della propria attività preferita – i viaggi in moto appunto – una vera rubrica sul proprio blog, per non dire una vera professione. Nei loro itinerari che attraversano le aree più suggestive del mondo sono spesso aiutati e coadiuvati da sponsor che li riforniscono di accessori e ricambi moto, come MotoshopItalia.com, e supportati dall’affetto di centinaia di lettori del blog e fan su Facebook.

 

Seguite le loro “gesta” significa saltare in sella e partire alla volta di panorami mozzafiato: Pinuccio e Doni scelgono e cercano in ogni angolo del pianeta quelle strade e quelle prospettive perfette per chi ama vedere le cose dal punto di vista della strada, delle due ruote, del nastro d’asfalto che si allunga fino all’orizzonte e lo scavalca.

 

Una delle ultime avventure, dello scorso novembre, è “Marocco Mon Amour”, un viaggio di colori e profumi incredibili dalle piste dell’Atlas fino alle dune del deserto del Sahara. Protagonista Pinuccio, che cavalca la sua HONDA Africa Twin 650 del 1988, insieme agli amici che guidano HONDA Dominator 650, HONDA Africa Twin 750, BMW GS1200, BMW 800 GS e TRIUMPH Tiger 1200.

 

Le tappe toccate in questo itinerario, in parte culturale in parte naturalistico, sono di rara bellezza per chi le osserva dalla sella, attraverso la visiera del casco: prima la zona dell’Alto-Medio Atlante, tra Tounfite e Boumia, Itizer e il Grande Cedro, fino a passare tra le scimmiette della Foresta dei Cedri e Azrou; si procede poi verso Meknes, ammirando il sito archeologico di Volubilis fino alla città berbera di Chefchaouen; ultimo tratto da Fnideq al porto di Tangeri Med, per poi rientrare in Italia via nave, caricando la moto verso il porto di Genova, e poi l’ultimo segmento nelle conosciute e meno esotiche terre verso Milano. Un percorso che consigliano a tutti coloro che non temono le lunghe distanze e i fondi misti, per conoscere nuove culture mescolandosi davvero a loro, sulla strada. 

Sito web ufficiale: www.pinuccioedoni.it


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