Viaggi in auto/moto: l’on the road torna di moda

L’on the road è una tipologia di viaggio che da sempre affascina moltissimi turisti.

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Certo non è il metodo più comodo e veloce di viaggiare ma è di sicuro uno dei più emozionanti.

I film hanno creato un vero e proprio mito, i “Diari della Motocicletta” e “Across the Universe” hanno ampliato questo “sogno” e anche se non tutti hanno la possibilità di un acquisto auto usata o di una moto per poter iniziare questo percorso, all’insegna dell’avventura e della spensieratezza, organizzare questo genere di viaggio non è complicato come sembra.

Ecco una sorta di vademecum che in pochissimi punti permette di organizzare l’on the road perfetto e che, soprattutto, eviterà di ritrovarsi in situazioni da “Hostel”.

1.      L’organizzazione: per quanto un viaggio all’avventura risulti emozionante, organizzarsi è sempre fondamentale per non avere imprevisti, quindi, è importante decidere in precedenza l’itinerario da percorrere, procurarsi navigatori (per i più temerari alias “inguaribili nostalgici” anche delle cartine di viaggio andranno più che bene) ed assicurarsi che la moto o l’auto scelta siano in perfette condizioni.

2.    La compagnia: questo è un punto che spesso viene trascurato, mai errore fu più fatale. L’on the road senza i giusti compagni di viaggio risulterà inevitabilmente un fallimento. State per affrontare giorni di auto, alberghi non certo a cinque stelle, notti a dormire sui sedili e tanto altro, non vi è modo di lanciarsi da un auto in corsa, quindi, è importante scegliere persone con gusti simili ai vostri, capaci di adattarsi in varie occasioni ed soprattutto con tanto spirito di gruppo.

3.    La meta: L’on the road permette di conoscere e scoprire luoghi che difficilmente potreste raggiungere in aereo o in treno e soprattutto vi permette di vivere davvero il posto che deciderete di visitare. L’on the road negli Stati Uniti è certamente il più gettonato ma è anche quello che richiede più tempo e più soldi, ma in Europa anche la Germania offre spunti meravigliosi per non parlare dei paesi Scandinavi.

Quindi, pronti per partire sulle note di Sweet Home Alabama?