Diario di viaggio 2010 di Marcello Carucci

Roma - Mongolia il sogno di una vita!

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Attraversando la Mongolia per arrivare nella sua capitale il territorio mi si presenta come un gigantesco parco naturale spesso mi fermo osservo i cavalli, bovini, capre che pascolano in queste praterie verdi, con un limpido cielo, fotografo il panorama, mi fermo a guardare le persone che vivono nelle gher, ho i primi contatti con i mongoli sono molto disponibili e socievoli, mi piacciono da subito.
Arrivato ad Ulaanbaatar, la capitale mi si presenta immediatamente immensa, caotica e trafficata. Prendo subito contatti con un italiano con il quale avevo preso già accordi in Italia per fare della beneficienza in un orfanotrofio della capitale l’appuntamento è per il giorno successivo. Nel frattempo alloggio in un albergo al centro della città. Sistemati i bagagli, la moto e fatta una bella doccia esco visitando la parte più moderna.
Il giorno seguente mi devo vedere all’appuntamento, purtroppo perdo l’indirizzo ed il numero telefonico, mi aspettavo almeno una sua telefonata, ma invano niente e nessun interessamento.
A questo punto entro nelle mura della città antica, visitandola ma soffermandomi con maggior attenzione al tempio Gesar Sum. Qui ho modo di comunicare con qualche monaco buddista, ed inoltre assisto alle loro preghiere oltre che fotografare e filmare.
Poi è la volta del monastero Gandak khiid uno dei più importanti della Mongolia nel quale si vedono molti turisti, esso è veramente bellissimo.
Il 20 luglio lascio Ulanbatar a mio malincuore per non aver realizzato ciò che mi ero prefissato e mi avevano promesso di fare. Durante il percorso di rientro, mi fermo spesso davanti alle gher consegnando buona parte di cappellini e giocattoli a bambini, nell’occasione ho modo di fare amicizia anche con i più grandi i quali sotto mia richiesta mi invitavano a visitare le loro gher e fotografarle. Nell’istante che le vedo rimpiango di non aver portato con me una tenda, mi sarei messo nelle loro vicinanze e avrei scoperto i loro modi di vivere … peccato!
Alle 15,30 supero il confine mongolo e alle 16,30 sono in Russia, ripercorro tutto l’itinerario che ho fatto all’andata distribuisco anche ai bambini russi quei pochi giocattoli rimasti.
Molte mamme rimangono meravigliati nel vedermi fare queste azioni, d’altronde non credo che si veda tutti i giorni uno straniero con la propria moto fermarsi e distribuire giocattoli, il tutto incuriosisce anche gli adulti che si avvicinano e mi chiedono da dove vengo, gli spiego a modo mio il mio itinerario rimangono tutti sbalorditi e meravigliati che sono solo, ed io sono gratificato da queste mie azioni umane, con un piccolo gesto si fanno felici molte persone, i loro sorrisi e le loro strette di mano saranno indelebili nella mia mente.
A tutto ciò segue anche il pensiero di Silvia che sta arrivando in Moldova in aereo per cui voglio arrivare presto ed il ritorno è solo viaggiare.
Il giorno 24 luglio mi trovo in Russia purtroppo non riesco a trovare da dormire i pochi motel incontrati sono al completo, mi devo accontentare di passare la notte su una panchina, ma c’è un inconveniente la zona è infestata di grandi zanzare per riuscire a riposare e non farmi pizzicare devo indossare il sottocasco ed il casco. I presenti che dormono in macchina mi guardano strani ma è il solo modo per riposare qualche ora.
La mattina presto intorno alle 4 riprendo la strada del ritorno.
Nel tratto di strada che va da Irkutsk e Krasnojarsk devo riaffrontare spesso dello sterrato, strade con sassi, polvere spesso mi fermo perché accuso dolori alle mani, in modo particolare alla sinistra nella quale si è formata una vistosa callosità. Nel tragitto incontro un francese diretto nell’Uzurbekistan mi chiede informazioni sulle strade che ho percorso, rimane meravigliato anche lui con il mezzo con il quale mi trovo a fare il mio tour facciamo alcune foto. Ci salutiamo e proseguiamo ognuno nella direzione opposta.
Il giorno 23 luglio sono a Barnaul per il cambio gomme, qui incontro due spagnoli che anch’essi effettuano il cambio gomme sponsorizzati dalla Metzeler spagnola, loro con moto più idonee al tour, ci scambiamo le nostre esperienze di viaggio, uno mi conosce per avermi visto in internet.
Il cambio avviene molto lentamente, in due ore, ma fortunatamente avviene e di questo ringrazio e ne sono riconoscente alla Metzeler Italia ed i loro rappresentanti che mi hanno dato questa grande opportunità di testare il loro nuovo prodotto interact Z8, prodotto che personalmente ritengo molto idoneo in tutte le condizioni stradali possibili ed immaginarie. Test riuscito con grande soddisfazione e risultato.
Il 25 rifaccio tappa nella provincia di T’umen’ dove ho avuto problemi salutari, ma questa volta in in condizioni fisiche al top, che mi permettono di affrontare il giorno dopo 700 km sotto la pioggia.
IL 26 sono nuovamente a godermi il panorama degli Urali.
Il 27 sono a 300 km da Samara.
Il 28 a Voronez.
La mattina del 29 parto alle 4 viaggio per 21 ore arrivo a casa di Silvia in Moldova
all’una di notte dove tutti mi aspettano svegli. Rimango in Moldova fino al 17 agosto, facendo qualche giro nel territorio moldavo, che ormai conosciamo benissimo, ma soffermandoci di più nella capitale Chisinau.
Il 18 agosto devo anticipare il rientro a Roma, parto da Carpineni (Moldova) alle 8,30, viaggio fino a 130 km da Oradea (Romania) dove alle 20 alloggio al solito Motel che conosco, economico e confortevole in mezzo alla natura.
La mattina seguente viaggio per l’intero giorno e tutta la notte arrivo a Roma alle 9 del mattino del 20 agosto osservo il contachilometri della moto ho percorso km 23,500 km.
Anche questa sarà un’altra indimenticabile esperienza di viaggio.
Non avrei mai pensato negli anni passati di attraversare quasi tutta la Russia per poi tornare indietro.
Più di qualcuno mi ha dato del pazzo.
Nella mia mente rimarranno quelle emozioni, quelle sensazioni, quegli odori, quei suoni, quelle gioie, quelle parole, quegli aromi che solo un viaggio regala, che solo un viaggio non fa dimenticare.
Per sempre impressi nella mia memoria, che mai nessuno riuscirà a cancellare, indelebili come un sogno ormai diventato un ricordo.
Viaggiare per commuoversi di fronte ad un panorama.
Viaggiare per capire di non avere nient’altro che la propria libertà.
Viaggiare per essere cittadini del mondo.

Un ringraziamento alla mia compagna  Silvia, e a tutti gli sponsor :

Bergamaschi, Bertoni, D’Amico Marco, D.I.D,  Extreme, Forbikes , Ferracci, Giali,  Gensan, Gubellini, K&N, Klan, Konig, Metzeler, Newfren, Nolan, Nissin, Putoline ,Rinolfi, SIXS,Tecnoselle, Tryonic, Tucano Urbano


A presto
Marcello

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Marcello Carucci

Commenti

Ritratto di Anonimo

Grande!!Non so se ti ricordi di me .Ci siamo conosciuti al moto day a Roma .Come stai?Mi farebbe piacere incontrarti per una birra.Sai ho voglia di fare un viaggio in moto e vorrei consultarti per qualche consiglio.la mia email e franco_pietrantuono@yahoo.it appena puoi scrivimi che ci mettiamo d'accordo.grazie F.

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