LongWalk.it - Claudio Giovenzana

Mi chiamo Claudio Giovenzana, sono fotografo professionista e psicologo. Viaggio da anni munito di penna, taccuino, macchina fotografica e attrezzatura professisonale. Con l’amore per il viaggio viene l’amore per il racconto attraverso i suoi linguaggi e codici, dall’inchiostro alla pellicola al sito internet.

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Si, sono passati 4 anni.
Misurati in Km sono 65.000
Misurati in foto sono 29.000
In Video sono 600 o  700 Gb
in Emozioni siamo sul milione anche se quasi tutte appartengono alle categorie base che avete anche voi amici miei.
in Storie raccolte siamo a qualche decina
in Libri siamo a 3 (e mezzo da terminare ancora)
in articoli siamo sui 20
in Lavori siamo su qualche decina.

Non sono più un vagabondo disorganizzato ma un vagabondo organizzato e finalizzato al racconto con foto/video e parole.
Senza pretese di verità o di giornalismo ma con predilezione per la bellezza, intesa in forme che variano dal carino esteticamente all’intenso narrativamente. Il grande impegno per il lavoro su internet sta dando i suoi frutti al punto tale da generare la mia sopravvivenza economica e anche quella di Olga che a breve sarà parte di longwalk come prima impiegata sottopagata :-) .

Il mio amico e compagno di classe delle superiori Daniele mi sta aiutato preziosamente per agevolare il mio lavoro su internet, che ad oggi è ancora il motore economico più robusto e duraturo a disposizione.

Pian piano stiamo mollando gli ormeggi dalle zone che abbiamo visitato e conosiuto approfonditamente. Senza fretta alcuna, quando avremo esaurito la curiosità o avremo voglia di alti kilometraggi, lasceremo il Messico, la culla del mio cambio di vita.

Sarà duro per chi non è allento alla lontananza ma si farà nell’ amore della vita e della sua conoscenza. Le prossime mete saranno vivere la città del Messico, aiutare ancora Greenpeace e poi andare in Chiapas, il cuore indigeno del paese a raccogliere foto video e testimonianze. Cercheremo di raggiungere di nuovo la Bassa California per vedere le balene. E’ quasi un crimine passare mesi in questa penisola senza vederne una.. ma il lavoro con la Croce Rossa ed il lutto di Olga ci han dato altro a cui pensare.

Eppure come succede il Viaggio non si fa ma ti fa, quindi stiamo solo aspettando gli stravolgimenti dei nostri piani, il che nella fattispecie avviene quando fiutiamo tracce che ci portano ovunque ma non dove avevamo programmato.

Se voi siete con me io sono più felice.

http://www.longwalk.it/it/guardare-avanti-allindietro/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+PhotographyOfTheWorld-ClaudioGiovenzana+%28Longwalk.it+-+Claudio+Giovenzana%29


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Ecco una delle foto più evocative delle mie incursioni nella natura. Da quando ero in Canada 4 anni fa ho cercato l’occasione per raccontare con qualche pixel l’emozione del contatto uomo-bosco-volta celeste. Ma ai tempi non avevo ne l’attrezzatura ne il giusto livello di conoscenze per catturare l’indicibile. Ed ecco il risultato.. questa foto che rimarrà per sempre nelle mie memorie.

Ad onor del vero l’avevo già pubblicata du fb con una texture diversa.. e un piccolo effetto speciale.. ma quando un amico mi ha detto “ehi.. perchè hai disegnato in photoshop i cerchi delle stelle nel cielo” .. beh, a quel punto ho cpito che forse mettere la foto ORIGINALE sarebbe stato meglio.. giusto per far capire che nulla è stato messo digitalmente.. ma quei cerchi sono opera della calotta celeste che ruota lentamente mentre la mia macchina, su treppiede, la cattura per più di 30 minuti di esposizione.

Se vi piace condividete.

http://www.longwalk.it/it/uomo-bosco-volta-celeste/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+PhotographyOfTheWorld-ClaudioGiovenzana+%28Longwalk.it+-+Claudio+Giovenzana%29


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In questi giorni mi toccano pesanti sessioni di lavoro al computer.
Per alcuni aspetti l’antitesi all’avventura dell’accampamento selvaggio senza acqua cibo e corrente. Così voglio condividere con voi uno scatto di qualche mese fa, mentre percorrevo su e giù la bassa california assaggiando il deserto d’inverno e poi d’estate. Il brivido e la scottatura. Olga è sempre più spesso con me, sempre più spesso diventa parte di Longwalk.. nonoste sia stato sempre geloso e selettivo su chi entra a far parte di questo mio unico e amato figlio che è il viaggio inteso e condotto da me medesimo.

Che anni amici.. 4 anni di strada che hanno fatto una acrobatica sterzata sulla mia vita. Mi lascio disarcionare dal binario che mi ha condotto sino ai 28. Ed oggi dai quasi 33 mi vedo una pulce felice che salta da groppa in groppa.

Sono la mano che Escher che si disegna da sola.

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