Viaggi in Europa

Sottotitolo: 
Capo Nord, un esperienza unica raccontata da Benedetto nel suo tour europeo che definisce come 'Il Viaggio di una Vita'

Italiano
Tipologia viaggio: 
0

Categoria viaggio:

Il desiderio improbabile di una vita si è tramutato in un’avventura lunga un sogno. Da oggi ... Capo Nord … appartiene anche a me!!! Ho mantenuto la promessa … l’ho detto … l’ho fatto!!!! Dopo 36 giorni di viaggio, sono rientrato nella mia città, dove sono nato e vissuto fino a poco tempo fa … Palermo. Ho attraversato 12 stati europei, (Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e per concludere la nostra splendida penisola, da Nord a Sud) percorrendo oltre 15000 Km, 15488 per l’esattezza … portando i colori della mia terra, la Sicilia, del Moto club del Tirreno di cui mi onoro farne parte e i colori della F.M.I. (co.re. Sicilia). Sono tornato a casa il 26 di luglio, in tempo per il compleanno di mia moglie e di mia figlia, nate entrambe in questo giorno (che fortuna!! ... Una fava ... due piccioni!!). La consegna della missiva e del crest da parte del primo cittadino di Milazzo Lorenzo Dott. Italiano, all’ambasciatore d’Italia in Finlandia e precisamente nella città di Helsinki, è stata eseguita personalmente. Ho avuto l’onore di consegnare brevi manu ciò che alla partenza, il 18 di giugno, mi era stato orgogliosamente affidato. Preciso che da dieci anni vivo con la mia famiglia in questa bella cittadina di fronte le Isole Eolie, dove svolgo la professione di consulente ambientale (www.vegAmbienteinterazioni.it). Il Dott. Paolo Palminteri, anch’egli siciliano d’origine, First Secretary dell’Ambasciata italiana ad Helsinki, mi ha cordialmente ricevuto. Visibilmente soddisfatto per questo pensiero-gemellaggio e congratulandosi di questa mia impresa, si è promesso di venire a visitare Milazzo, chiedendomi di estendere un cordiale saluto al Sindaco e all’amministrazione comunale tutta. Questo viaggio è stato splendido, tutto è andato alla perfezione; il mio argentato destriero, “la mia Kawasaki Z750 s”, è andata alla grande … nessun problema!! E’ stata una vera sport-tourer da fare invidia alle più blasonate due ruote; con qualche piccola modifica (da me effettuata non tutte) che di seguito vi elencherò, nelle trasferte di 500-600 km guidarla è stato un piacere; motore sempre pronto, ottima tenuta, perfetta frenata nonostante il carico dei bagagli (Kg 60 circa); nella buona sostanza … non mi sono affaticato più di tanto, schiena, gambe, avambracci e polsi tutto OK!! Preciso che sono alto1,80 e pesavo kg 80 alla partenza. Le modifiche che ho apportato si sono rivelate molto utili: rialzi di cm 2,5 al manubrio, sella rialzata di cm 5 per rendere più soffice e comoda la seduta, parabrezza GIVI di cm 7 più alto, (utilissimo, indispensabile) candele NGK IRIDIUM cr 9 eix ottime per le accensioni alle fredde temperature, filtro aria BMC, pastiglie freni CARBONE-LORRAINE (sbk-5- rx3), olio freni dot 5.1 MOTUL, tubi freno in treccia FERRACCI, olio motore MOTUL 7100 che ha tenuto per tutti i 15000 e oltre km senza alcun rabbocco. E cosa più importante l’assetto e le gomme; qui mi sono avvalso della mia … senza falsa modestia conoscenza, maturata nei campi di gara (quand’ero giovane): forcella anteriore, kit completo FG GUBELLINI ottima taratura, buon compromesso per guida sportiva-turistica, mono ammortizzatore post. KAYABA dello zx10r ... eccezionale per questa moto (settato personalmente). Ed infine le gomme … scelta ardua … ma ragionata, ho preferito le nuove e poco conosciute “AVON STORM ST”, semplicemente stupende in qualsiasi condizione d’asfalto, gomme con prestazioni superiori (a mio avviso) alle più richieste e conosciute di cui si parla tanto. italiane e non).Testate su lunghi tratti, sull’asfalto asciutto-umido-bagnato … e dove sono stato io … di acqua ne ho presa tanta, mi hanno sorpreso … mi sono permesso di fare pure qualche bella piega su tratti impegnativi con pioggia battente in assoluta scioltezza. Il pneumatico posteriore, mio malgrado sono stato costretto nonostante il battistrada fosse al 50% a sostituirlo ad Helsinki (vedi foto), un chiodo aveva fatto il suo dovere, perforando la gomma quindi … recatomi presso la concessionaria Kawasaki “BIKE WORLD” mi veniva presentato un conto per il montaggio di una METZELER ME Z4 180/55-17( produzione marzo 2007) di…. € 245,75 (DICONSI EURO DUECENTOQUARANTACINQUE/75).MINCHIAAAA……CHE LADRI!!! Hanno approfittato della mia situazione di emergenza (BRAVI 7+). Unica nota dolente ... lubrificare ogni 500 km la catena di trasmissione per la perfetta conservazione (MOTUL CHAIN ROAD); la pioggia lavandola la rendeva rumorosa. Adesso con all’attivo 27500 km è perfetta, scorrevole e silenziosa. Abbiamo affrontato temperature rigide, forti venti, piogge torrenziali e caldo torrido e tutto quello che un’avventura del genere comporta. Abbiamo visitato le più belle città, capitali europee e posti ameni, con panorami mozzafiato; ho goduto dei silenzi del grande nord, specchiandomi nelle cristalline acque dei fiordi; ma ... l’indescrivibile gioia per essere arrivato a Capo Nord è stata unica, incontenibile. Ho quasi pianto ... Che grande soddisfazione!! C’è l’ho fatta!! Un altro meraviglioso luogo raggiunto su una due ruote e messo nel mio bagaglio d’esperienza. Un ringraziamento ai miei compagni di viaggio: a Luciano B. di Genova, detto “Big Luciano”, per la sua mole; silenzioso, riservato e persona molto profonda, a tratti quasi distaccata ma nel contempo disponibile, attento ad aiutarmi (avevo già sbagliato prima di oltre 70km) nel pianificare le trasferte sul mio Tom Tom rider 2 (utilissimo per tutto) che ho imparato a conoscere durante il viaggio. Lucianone, con la sua comodosa ed elegante Bmw r 1150 rt, condotta in modo esemplare, ha condiviso questo viaggio fino a Rovaniemi (città di Babbo Natale) in Finlandia, per poi decidere di staccarsi e rientrare, con mio grande dispiacere per questa sua scelta. Avrei preferito conoscerlo meglio; e finire il viaggio insieme, chissà … forse un giorno … verrà in Sicilia. Un particolare ringraziamento va ad Antonio M. di Cagliari, ma di origine partenopea, e stato un compagno allegro, ma contestualmente serio e disponibile, mi ha sostentato economicamente quando, giunti a Praga, una delle mie carte di credito stranamente, si è smagnetizzata; mentre l’altra si era precedentemente svuotata. (preciso … È stato regolarmente rimborsato; altrimenti ... chissà cosa si sarebbe inventato il simpaticone) ... è per davvero un grande … una parola giusta al momento giusto per tirarti su … Il succitato, da me soprannominato “cavallo pazzo” per la sua libera e spensierata condotta in moto, che nonostante la sua bella e luccicante Harley-Davidson 1200 Sportster, non certo comoda e facile da cavalcare, ha portato al traguardo dei 15000 Km , seguendomi serenamente passo passo, fino alla fine (ci siamo separati in Toscana), ed aiutandomi nei momenti difficili ... che non sono certo mancati in questa avventura. GRAZIE ANTONIO!!!!!!. L’amico cavallo pazzo mi ha battezzato per l’avventura condivisa “Benedetto number one”, chiamandomi … capoooooo!!! (mi sfotteva… alla grande). In questo primo e lungo viaggio in moto, il neofita Antonio, fedele compagno di merende, sul quale inizialmente nutrivo qualche perplessità sulla condotta e resistenza in moto, ma che alla fine, mi sono dovuto ricredere, ha dimostrato di potere entrare nell’Olimpo virtuale dei veri motociclisti DOC, di cui credo, senza falsa modestia, di farne parte , visto che non sono nuovo a queste lunghe passeggiate fuori porta Determinazione e coraggio mi hanno guidato, insieme ad una complice unica (la mia fidanZETINA), ad affrontare questo percorso verso un grande traguardo, di un ulteriore esperienza di viaggio e di vita che non dimenticherò facilmente. Un grazie a tutti gli amici-sponsors che hanno creduto in me; ma soprattutto a mia moglie Anna, a mia figlia Alessia unitamente al suo boy-friend Albertino che mi ha seguito telefonicamente, dandomi la linfa per continuare e portare a termine questo viaggio. http://benedetto-schembri.magix.net Un cordiale saluto.

BENEDETTO SCHEMBRI 

Immagine: 

Sottotitolo: 
Viaggio attraversando: SPAGNA - MAROCCO - MAURITANIA - SENEGAL - PORTOGALLO

Italiano
Tipologia viaggio: 
0

24-07-2005
Alle ore 19,00 parto con la moto da casa e salpo dal porto di Civitavecchia Roma.

25-07-2005
Alle ore 15,00 arrivo al porto di Barcellona (Spagna), viaggio tutto il giorno e la notte e per riposarmi dormo su una panchina di un autogrill.

26-07-2005
Alle 15,30 la nave salpa da Algesiras in Spagna in direzione Tangeri n Marocco.

27-07-2005
ore 13,30 sono ad Agadir in Marocco.

28-07-2005
Sosto a Bouydour in Marocco. La polizia di notte nel deserto controlla, alla luce di una candela, il passaporto e i documenti della moto, mi chiede che professione esercito e poi annota tutto su un foglio

29-07-2005
Nel deserto incominciano i primi problemi: rimango più volte senza benzina, ma ho l'aiuto di passanti che mi forniscono qualche litro in cambio di dollari o meglio ancora di euro. In questa giornata valico il confine della Mauritania e subito loschi individui si avvicinano per chiedermi del cibo; poi subentrano altre difficoltà sulla pista di sabbia: mi areno completamente per cui devo ricorrere all'aiuto di individui locali in cambio di 30,00 euro.
Continuo il viaggio sulla pista e più volte mi insabbio; per uscirne devo caricare il mezzo sul pick-up e il tutto dietro pagamento di oltre 600,00 euro. Sembrerebbe che il popolo della Mauritania, a differenza del medio oriente, non aspetti altro che le tue disavventure per spillarti soldi a sbafo: un individuo, inizialmente, ha avuto infatti il coraggio di chiedermi addirittura 1.000,00 euro!!! Questa imprevista situazione mi ha costretto ad una sosta obbligata nel deserto e per di più con un solo litro d'acqua da bere...

Riprendo il viaggio ed arrivo in serata a Nouadhibou, sempre in Mauritania, dove pernotto nel casolare di un campeggio in compagnia di sgradevoli scarafaggi. Qui faccio le prime conoscenze con persone locali che mi offrono da mangiare ma con molto garbo però rifiuto il loro cibo in quanto vegetariano; lo avrei ugualmente fatto per le precarie condizioni igieniche.

Da Barcellona in Spagna a qui ho percorso in sei giorni 3.900 Km di deserto, con tutte le difficoltà che proprio non immaginavo.

01-08-2005
Sono al confine della Mauritania (località rosso). I doganieri ed i poliziotti del luogo mi vengono incontro come sciacalli chiedendomi non solo i documenti ma anche ed abusivamente del denaro per espletare le operazioni di sdoganamento. In un primo momento mi rifiuto, mi arrabbio e mi scaglio su uno di loro, ma tutto risulta inutile perchè, essendo solo, alla fine sono costretto a pagare ben 30,00 dollari (il tutto dovuto ad una corruzione spaventosa tra civili e poliziotti)!!!
Mi rilasso aspettando il traghetto per attraversare il fiume che deve condurmi in Senegal (5 ore di lunga e stressante attesa tra caldo, putridi odori e l'insolenza dei locali).

Qui una scena mi colpisce ed impietosisce: i poliziotti percuotono bambini e donne con la cinta dei pantaloni per allontanarli da noi stranieri e, come se non bastasse, li accompagnano con schiaffi e pugni.

Superato il fiume si presenta il solito problema; stavolta però tiro fuori solamente 3,00 dollari ma i doganieri la prendono come offesa e si accaniscono su di me. Di tutto ci si accorge un poliziotto che interviene immediatamente ed a questo punto ne scaturisce una rissa tra agenti e civili. La tensione è alta ed incalza la paura che potrebbero farmi cadere dalla moto con conseguenze che lascio a voi immaginare! Nella confusione però, riesco a dileguarmi insieme ad alcuni francesi che con la loro utilitaria mi fanno da apripista.

In Senegal subito mi fermano due poliziotti motociclisti a cui chiedo informazioni generali riguardanti il Paese. Essi mi assicurano che non ci sono problemi, cosicchè mi ritorna la tranquillità e la voglia del viaggio.

Riprendo la marcia verso St-Louis (Senegal) ma improvvisamente inizio a piangere a singhiozzo forse per lo stress accumulato a causa della fatica, del caldo, della sete, vento ma soprattutto per la gioia di essere arrivato a destinazione "da solo", con una moto da strada, senza l'ausilio di un navigatore satellitare e solo con la forza di volontà.

Rimasto isolato da ogni contatto per quasi 4.000 km di deserto, mi vengo a trovare alla fine solo a 200 km. circa da DAKAR.

02-08-2005
Sono a Dakar, la città è calda, umida e molto caotica. Le persone mi accolgono come un eroe applaudendomi e salutandomi sia lungo le strade e sia dalle macchine. Sono contento ed entusiasta perchè questo sembra essere il compenso alla mia impresa che ha messo a dura prova la mia resistenza fisica.
Purtroppo un ennesimo problema: devo trovare a tutti i costi una nuova gomma posteriore, logorata dal caldo e dalle condizioni stradali.

Come faccio a farmi capire? Mi chiedo. Mi rivolgo all'Ambasciata ma qui si limitano a consigliarmi di imbarcare la moto per Livorno e prendere l'aereo per il ritorno; il tutto per una cifra talmente alta e che di certo non avevo preso in considerazione prima della partenza!

Come se non basti ci si mette anche il colpo di stato in Mauritania: il nervosismo sale ma non demordo pensando ai momenti più brutti del viaggio. Riesco, così, con l'aiuto di un poliziotto locale, dopo ben 7 ore, a trovare una gomma usata e finalmente la monto pagando 150,00 euro. Dal meccanico ci accorgiamo di altro problema: la sabbia, penetrando un pò dappertutto, (perfino nel blocchetto della chiave di accensione), ha creato una perdita di olio della frizione. Risolvo fortunatamente tutti i problemi grazie all'aiuto di un ottimo meccanico francese.

Queste disavventure hanno rafforzato in me la convinzione di avere avuto un Angelo Custode sempre dalla mia parte! 

05-08-2005
Parto da Dakar e ritorno percorrendo la stessa strada e attraversando le stesse dogane. L'esperienza maturata nel percorso di andata mi ha messo in guardia, cosicchè riesco a passare con un esborso totale di 10,00 dollari più altri 10,00 euro.

06-08-2005
Al crepuscolo arrivo al confine tra Mauritania e Marocco, i controlli della polizia della Mauritania vengono espletati in una tenda da alcuni militari in divisa ma scalzi ed adagiati su brande tra mosche ed immondizia.
Finalmente arrivo alla dogana in Marocco, bacio per terra perchè la sensazione che provo è quella di essere arrivato a casa. Scambio alcune parole ed instauro buoni rapporti con la polizia: scattiamo foto, poi mi offrono da dormire in una stanza per terra, ma al caldo ed al riparo dal vento e dalla sabbia.

07-08-2005
Sosto nuovamente a Bouydour (Marocco)

08-08-2005
Viaggio tutto il giorno, poi la notte mi riposo per terra presso un benzinaio locale (mi trovo ancora in Marocco). Percorro l'autostrada in direzione Rabat ed ecco che ancora accade dell'incredibile: molte persone che chiedono autostop, mi si parano davanti, con conseguenti rischi per tutti e, per completare l'opera, ci si mettono anche una decina di cani in massa, che solo al pensarci, non so quale Santo mi abbia protetto da loro!!!

09-08-2005
Sono in Spagna

10/15-08-2005
Arrivo in Portogallo attraversando l'Algarve con le sue splendide spiagge. Qui incontro i primi italiani che vogliono scattarmi delle foto dopo aver saputo del giro che ho compiuto.

16-08-2005
Fatima (Portogallo)

17-08-2005
Spagna

19-08-2005
Lourdes

20-08-2005
Nave da Barcellona per Civitavecchia 

21-08-2005
Rientro a Roma

http://www.marcellocarucci.it/

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Sottotitolo: 
Viaggio attraverso Austria, Ungheria, Romania, Moldova, Transnistria

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Tipologia viaggio: 
0

Parto da Roma il 29 luglio viaggiando tutta la notte, dormendo solo un po' nel parco di un autogrill. Il giorno successivo mi fermo riposandomi nella località di Tuskevar (Ungheria), per proseguire la mattina seguente. Attraverso la bellissima Transilvania difesa dai monti Carpazi, con foreste che presentano scenari montuosi e resti di antichi insediamenti romani: sono in Romania viaggio fino a sera inoltrata e mi ristoro in un motel nella località di Tirgumeres (Ungheria).

Il giorno dopo alle 17,30 sono in frontiera Moldava dopo aver percorso oltre 2000 km: purtroppo sono in anticipo di alcune ore rispetto al mio visto, che parte dalla mezzanotte del primo agosto; cerco di corrompere un doganiere con 50 euro per anticipare l’ingresso prima, ma il tentativo è inefficace.

La sosta mi consente di prendere confidenza con la gente locale.

Risolti tutti i controlli burocratici salgo in moto sto per entrare in Moldova, quando vedo la mia compagna Silvia; un abbraccio, presentazione ai suoi familiari e… via verso Carpineni piccolo e caratteristico villaggio. Durante il viaggio notturno i primi controlli da parte della polizia, passaporto, documenti moto e finalmente via ….. la stanchezza, la fame ed il sonno incominciano a sentirsi.

60’ minuti di viaggio tra strade buie e sconnesse per raggiungere la caratteristica abitazione tra viti e alberi da frutta, finalmente sono a casa.

Dopo alcuni giorni di pausa mi rimetto in viaggio per visitare Morjcshi e Minjir, vedo preparare pizza locale a base di formaggio e patate; sulla sfoglia viene distribuito dell’olio con una penna di cigno.

Poi è la volta di Capriana un meraviglioso monastero del xv sec., il secondo della Moldova quanto ad antichità, ospita attualmente circa 40 monaci;nella zona si trova Romanesti, dimora di una delle più grandi aziende vinicole della Moldova, ancora qualche giorno di pausa e continuo la vacanza per andare ad ammirare il centro di Leova - Vulcanesti e Cachul, dove visito la cantina sociale, in cui sono presenti macchinari made in Italy, continuo il giro giungendo nella parte più a sud della Gaugazia approdando a pochi km dal confine Ucraina.

Il 9 agosto è finalmente il giorno per andare a visitare Chisinau, la capitale ha un aspetto quasi totalmente moderno essendo stata costruita dopo la seconda guerra mondiale, nonostante sia la capitale di uno dei paesi più poveri d’Europa con un reddito mensile intorno ai 50-70 euro, si possono vedere belle macchine e giovani vestiti alla moda, cosa che è difficile notare nel resto del paese. Tre giorni di riposo per poi riprendere il viaggio alla volta di Strasani, Calarasi, e poi Cricova che è la più importante azienda vinicola della Moldova, infatti il suo sotterraneo regno del vino, si estende 15 km a nord dalla capitale e vanta oltre 120 km di vicoli labirintici. In queste cantine l’astronauta Yuri Gagarin trascorse alcuni giorni rilassandosi e nel 1966 l’attuale presidente Putin. ha festeggiato il suo 50 esimo compleanno.

La mia prossima tappa è Soroca, capitale dei rom nella quale spiccano le abitazione che i rom più ricchi si sono costruiti.

Mi fermo ancora un po’ di giorni a Carpineni: il tempo è brutto piove, fa freddo, poi il sole, la temperatura si alza nuovamente; è ora di riprendere il viaggio.

Raggiungo Tiraspol e Bendery nella repubblica della Transnistria , uno degli ultimi possessi del comunismo rimasti al mondo;è stato indipendente, rublo come moneta, una forza di polizia, un esercito dove la lingua ufficiale non è il moldavo ma il russo .

Il 4 settembre raggiungo Ribniza e Rezina, e visito il monastero di Saharna fondato nel 1945.

Sono le 6 del mattino del 9 settembre, è il giorno della partenza per Roma: la pioggia mi accompagna fino a Brasov (Romania), poi il tempo migliora e rimane bello fino al mio rientro in Italia.

Attraverso un’altra volta la Transilvania e tutte le sue città che la comprendono, un paesaggio da favola reso ancora più bello dal sole e dal caldo.

Al tramonto trovo un pittoresco alloggio a Deva (Romania), in una fattoria completamente rinnovata a poco più di 200km dal confine con l’Ungheria.

Il giorno dopo parto alle 6 viaggio tutto il giorno e la notte mangio qualcosa in un’area di servizio nelle vicinanze di Firenze, alle 7 del 11-settembre sono a Roma per ricominciare il mio lavoro di insegnante, ma già sogno e preparo il mio lunghissimo viaggio del 2007.

la meta? si presenterà un evento imprevedibile.

La Moldova è un paese poco conosciuto e con una superficie ridotta, ma questo non deve far pensare che non possa offrire attrazioni interessanti.

La qualità dei frutteti e delle viti è molto rinomata a livello mondiale.

Nei vari rioni Moldavi si trovano quasi sempre villaggi costruiti in pietra e legno.

Ovunque è possibile vedere queste tipiche case moldave, una via di mezzo tra case di montagna e architettura orientale.

Inoltre si possono vedere edifici storici, chiese ortodosse e monasteri.

Il viaggio è durato 42 giorni

Partenza da Roma il 29-07-2006 alle ore 0.45

Rientro a Roma il 11-09-2006

Km .percorsi 8500 tra i quali oltre 4000 nella sola Moldova

http://www.marcellocarucci.it/

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