Slovenia

Sottotitolo: 
Un sogno lungo 20 anni...

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Eccoci qua, finalmente dopo lunghi anni di attesa finalmente partiamo per la Scozia. Partiamo da Trieste la mattina del 21 agosto e in giornata attraversiamo la Slovenia, l'Austria, la Germania. Fa un caldo terribile, al contrario delle previsioni meteo. Ci sono dei tratti di strada dove il traffico e' intenso. Verso sera decidiamo di fermarci in un motel sull'autostrada nelle vicinanze di Norimberga. Niente di eccezionale, ma non importa; l'importante e' distendersi e riprendere le forze per il giorno dopo.

22/08 Partiamo per il Belgio. Ancora caldo, ma verso sera inizia a piovere. Ci fermiamo un po' prima del previsto e speriamo che l'indomani il tempo migliori.

23/08 Niente da fare. Il tempo e' sempre brutto, anzi si e' alzato il vento e piove con maggior intensita'. Non ci possiamo fermare, perche' dobbiamo imbarcarci a Zeebrugge oggi pomeriggio. Il viaggio e' pessimo, ma mentre siamo in attesa dell' imbarco il tempo migliora e strano a dirsi , a parte qualche piccolo rovescio, non ci sara' piu' pioggia per il resto del nostro viaggio.

24/08 Dopo una notte di navigazione, arriviamo in Inghilterra e sbarchiamo a Hull. Primo problema: ricordarsi di viaggiare a sinistra!!!

Anche qui', dopo lo sbarco con un bel sole, improvvisamente il cielo si nuvola: non facciamo in tempo ad indossare le tute da pioggia, che siamo investiti da pioggia, grandine e vento. Non c'e' che dire: benvenuti in Inghilterra. A questo punto troviamo un bed & breakfast e decidiamo di visitare la cittadina ( nel frattempo il tempo e' notevolmente migliorato). La cittadina di Beverley si trova a pochi chilometri da Hull ed e' veramente carina. Non ci aspettavamo dei posti cosi': le case sono tipicamente in stile inglese, la zona centrale e' tutta pedonale, i negozi e le case sono adornate da bellissime composizioni di fiori; anche se costretti, abbiamo fatto bene a fermarci qui'. La mattina dopo abbiamo il nostro primo incontro con la famosa colazione all'inglese: uova, bacon, fagioli stufati, funghi, salsiccia e pomodori. Al momento di partire ci rendiamo conto di avere un grosso problema con la moto: un rubinetto del serbatoio perde e la benzina gocciola sul cilindro E' impensabile ripartire. Ci indirizzano in un officina  gestita da alcuni ragazzi molto gentili, che saputo il nostro itinerario, non esitano a mettersi immeditamente al lavoro. Altro tempo perso. Ci rimane un altro giorno per continuare la nostra visita del luogo; ci fermiamo per una breve pausa e ne approfittiamo per visitare un tipico pub.

26/08 Ritiriamo la moto e ripartiamo alla volta della nostra meta.Viaggio piacevole attraverso la campagna inglese, lungo la costa, dove ci sono alcune belle localita' balneari. Puntiamo a nord, attraverso il parco dello Yorkshire- e' meraviglioso: le colline sono di un intenso color viola- e' il periodo in cui fiorisce l'erica. Tutto ne e' ricoperto.

Passiamo accanto al Vallo di Adriano e alla fine arriviamo ai Borders-confine con la Scozia. Finalmente siamo arrivati. Il panorama e' splendido, complice anche la luce del tramonto. 

Passato il magico momento dell'arrivo, delle foto e dell'entusiasmo, bisogna pensare al pernottamento. Troviamo un bellissimo bed & breakfast vicino alla cittadina di Jedburg. La casa e' una tipica villa del '600, gestita da una gentilissima padrona di casa. Dopo una lauta cena nella cittadina di Jedburg, ritorniamo nel nostro b & b. La mattina successiva, dopo una buona colazione ripartiamo alla volta di Edimburgo. 

27/08 Durante il percorso visitiamo la cittadina di Melrose, dove si trova l'antica abbazia risalente al 1136 fondata dai monaci cistercensi. Arriviamo a Edimburgo in tarda mattinata e dedichiamo il pomeriggio alla visita del castello e della citta' vecchia.

28/08 Partenza da Edimburgo. Visitiamo la famosa Rosslyn Chapel, dove furono girate alcune scene del film "Il Codice Da Vinci". E' veramente interessante dal punto di vista architettonico, peccato sia in fase di ristrutturazione.Proseguendo il viaggio, visitiamo Stirling e il suo castello, il monumento a William Wallace, celebre condottiero scozzese che guido' alla rivolta i suoi connazionali contro l'occupatore inglese. Attraversiamo la cittadina di Perth, appollaiata sulle rive del fiume Tay. Perth fu capitale della Scozia fino al 1452, quando fu sostituita da Edimburgo. Nei dintorni della cittadina, da visitare Scone Palace, attuale residenza dei conti di Mansfield e in antichita' luogo di incoronazione dei re scozzesi.

Sempre complice il bel tempo, visitiamo alcuni castelli della zona e puntiamo verso la citta' costiera di St.Andrews. Della cattedrale e del castello non rimane molto, ma e' comunque un posto affascinante e sicuramente merita una visita.

30/08 Oggi puntiamo decisamente a nord e ci apprestiamo ad attraversare le Highlands. Per fortuna e' una bella giornata, perche' la temperatura non e' molto alta. Il paesaggio e' stupendo; cambia ad ogni curva. Ci sono salite e discese con dislivelli anche del 20%. C'e' pochissimo traffico. Sembra veramente di stare fuori dal mondo. Le colline sono colorate dal solito viola dell'erica in fiore. Vorrei poter fotografare tutto, ma e' impossibile: la bellezza e le sensazioni che proviamo rimarranno comunque nei nostri ricordi.Verso sera arriviamo a Inverness, dove pernottiamo.

31/08 Oggi visita di Inverness e del lago di Lochness. Immancabile la visita del museo di "Nessy" nella localita' di Drumandrochit. In riva al lago si trova il castello di Urquart, dove ci sono stati molti avvistamenti di Nessy. 

Del castello rimangono soltanto delle rovine, ma sono splendidamente mantenute. Rientriamo ad Inverness e visitiamo la citta'.

01/09 Oggi ci dirigiamo verso Thurso, dove abbiamo deciso di fermarci un paio di giorni per poter visitare con calma la costa nord e la  localita' di John o'Groats. Vorremmo visitare le Isole Orcadi, ma mi sa che il giorno perso a Beverly non ce lo permetta. Dobbiamo percorrere ancora tutta la costa occidentale e ormai mancano 10 giorni al rientro. Pazienza, i posti sono comunque molto belli; arriviamo a Dunnet Head che e' il  punto piu' a nord della Scozia.

  

 Da li le Isole Orcadi sembrano vicinissime e nonostante un po' di nuvole basse riusciamo a scorgerle. Puntiamo a John o'Groats, punto di riferimento per il nostro viaggio. Facciamo le solite foto di rito sotto al tabellone con le distanze percorse.

Qui facciamo conoscenza con un motociclista australiano. Sicuramente ha fatto piu' strada di noi!!!!

03/09 Lasciamo Thurso e per la prima volta ci troviamo avvolti dalla tipica nebbiolina scozzese, che pero' dopo poco lascia il posto al sole. Ci sembra veramente strano: ci aspettavamo pioggia a catinelle, ma sembra che il tempo ci sia incline. Gli stessi abitanti di Thurso sono meravigliati di queste belle giornate: non ci sono abituati!

La parte nord e' tutto un susseguirsi di coste rocciose con splendide insenature e spiagge di sabbia bianca: non facesse cosi' freddo si potrebbe pensare di stare al sud. Ma qui non mancano i coraggiosi: a parte i bambini, anche alcuni adulti stanno facendo il bagno. Li guardo e rabbrividisco, pensando che forse la temperatura non e' quella ideale per un tuffo in mare.

Proseguiamo e nel tardo pomeriggio arriviamo a Ullapool, tipico paesino di pescatori. Dopo una cena a base di pesce, sosta al pub.

04/09 Da Ullapool ci dirigiamo a sud verso l'Isola di Skye. Durante il viaggio sosta obbligata al castello "Eilean Donan Castle", famoso per aver ospitato le riprese di "Highlander" e di "Braveheart". Dopo tanti castelli in rovina, finalmente questo ha gli interni ben conservati, grazie anche al fatto che durante gli anni ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni da parte dei vari proprietari.

Nel pomeriggio arrivo a Skye, giro dell'isola. Nel tardo pomeriggio inizia a piovere, ma non c'e' problema, abbiamo gia' trovato una sistemazione e poi, non ci possiamo mica lamentare del tempo, eh?

  

05/09 Partenza da Skye in direzione Loch Lomond. Ci fermiamo per la notte a Crianlarich. Durante il tragitto attraversiamo Fort Augustus, Invergarry, Glencoe. 

06/09 Oggi lasciamo Crianlarich e lo facciamo con un po' di tristezza, perche' ormai il nostro viaggio volge al termine. Alcuni motociclisti scozzesi, ci consigliano di passare (una volta in Inghilterra) attraverso la regione dei laghi. Costeggiando il Loch Lomond, arriviamo nei dintorni di Glasgow. La vediamo soltanto di sfuggita, non abbiamo piu' molto tempo e ci ripromettiamo di venirci a passare un week-end (in aereo!!!) Non piove, ma il tempo non e' tra i migliori e attraversando il confine non ci sentiamo molto entusiasti. Fortunatamente seguiamo il consiglio e ci addentriamo verso Windermere: li' veramente il paesaggio cambia e seppur non ci siano piu' ne' le colline ricoperte di erica, ne' le pecore al pascolo, la strada costeggia un lago, i paesini sono molto carini e curati e infine arriviamo a Windermere, dove troviamo alloggio in un b&b con vista sul lago. E' molto bello e rilassante, ma dobbiamo partire l'indomani, perche' ci servono ancora diversi giorni di viaggio per rientrare. Come si dice pero', il diavolo ci mette lo zampino e purtroppo il bel tempo che ci aveva accompagnati per tutto il viaggio, improvvisamente ci lascia, con previsioni alquanto disastrose per l'indomani. Ci consigliano di fermarci ancora un giorno in attesa di miglioramenti. Ne approfittiamo per girovagare un po' e cosi' scopriamo che in quella regione andava a passare le sue vacanze la scrittrice per bambini Beatrix Potter.

08/09 Oggi ripartiamo e con la consapevolezza che ormai siamo sulla strada di ritorno, attraversiamo l'Inghilterra verso Dover.

09/09 Arrivati a Dover, optiamo per il Tunnel della Manica,. Molto interessante come esperienza, basta non pensare di essere chiusi in un treno a molti metri sotto il livello del mare. In compenso pero' l'attraversamento dura circa una ventina di minuti.

10/09 Attraversiamo il Belgio e parte della Germania. Ormai ci siamo quasi.

11/09 Ripartiamo e decidiamo dii arrivare a casa in giornata. Gia' che ci siamo pero', facciamo una piccola sosta a Villach dove c'e' un  motoraduno. E' dura, abbiamo percorso piu' di 800 km in giornata, ma alla fine ne valeva la pena. Dopo 23 giorni di assenza , riabbracciamo nostro figlio e tutti i nostri cari. Finalmente ce l'abbiamo fatta!

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Sottotitolo: 
Italia - Australia in moto. L'impresa di Massimiliano Perrella

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Ciao ragazzi! Come da accordi, anche se con colpevole ritardo, ecco il resoconto del viaggio sinora fatto... e con molte foto! Spero vi piaccia! Se vi fa piacere mandatemi il link, qualora lo pubblichiate: lo metterò anche su FB e Twitter nelle mie pagine!


Sito Ufficiale: http://www.australiatwin.it

Forum: http://www.viaggiareinmoto.com/forum/forum-viaggiare-in-moto/australia-twin-e-il-nome-di-un-viaggio-in-moto-da-termoli-all-australia-attraverso-europa-
 

Sei per sette uguale… quattromila!

Questi i chilometri, sinora fatti, dalla mia partenza da Termoli, sei settimane fa. Non molti, devo ammettere: la distanza non coperta non è molta, ma le emozioni sono tantissime! Mai mi sarei aspettato di conoscere così tanta gente, condividere momenti speciali e tanta amicizia… ma andiamo per gradi. Sono partito con la convinzione di fare un viaggio in solitaria, condito da conoscenze saltuarie, certo, ma l’idea che avevo era che mi sarei dovuto confrontare principalmente con me stesso. Finora, invece, ho faticato a trovare del tempo per starmene da solo! Quasi ovunque, fra città, traghetti, stazioni di servizio e luoghi remoti, ho incontrato gente curiosa e disponibile, aperta al dialogo e piena di vitalità. Ho ancora vivido il ricordo di Nis, in Serbia: dopo poche ore che ero arrivato avevo intorno a me gente di ogni Paese con cui condividere una birra ghiacciata e tante risate. Merito di AEGEE e Couchsurfing, due comunità che contribuiscono a rendere questo mondo più piccolo, accogliente e amichevole. A me hanno dato (e stanno dando) moltissimo e, sicuramente, il mio viaggio non sarebbe stato lo stesso senza di loro! In Slovenia mi sono fermato diversi giorni a Maribor e rischiavo di non ripartire più! In Croazia ho assaporato i primi spicchi di genuina ospitalità, in Serbia mi hanno trattato da re! Magnifici posti, gente straordinaria e sempre la solita frase: “Tu sei l’ospite!” Non mi sono mai sentito così in armonia con il mondo e con le persone. Altro che viaggio in solitaria, finora non ho fatto altro che fondermi con culture, usi, tradizioni, cucina e abitudini diverse dalla mia. E tutto è stato (ed è) così affascinante. A parte la vergogna di quando usciva fuori l’argomento della politica e mi sentivo dire “Bunga Bunga” e “Come cavolo fate voi italiani ad avere quel Berlusconi come presidente (non a caso uso la lettera minuscola). È dura mandar giù il boccone ogni volta, ma almeno sono argomenti su cui riesco a far ridere un po’ di gente. Chissà se mi credono quando gli rivelo che anche queste sono parte delle motivazioni che mi hanno spinto a partire… ma lasciamo stare!  In Bulgaria ho assaporato i primi cenni di diversità  rispetto a quel cui sono abituato, in Turchia ho intinto la punta delle dita nella marmellata del cambiamento. A parte Istanbul, muovendomi verso Est inizio a sentire davvero che le cose sono diverse. E parecchio. Nell’aria echeggiano i richiami dalle moschee, si mangia per terra e non gli alcoolici si trovano solo in alcuni supermercati… Ma queste cose le potevo leggere in qualsiasi guida. Se faccio un passo indietro mi rendo conto che l’unico motivo per cui ho deciso di intraprendere questo viaggio… be’, è per me stesso. Sì, potrò sembrare egoista, eppure sentivo che il tempo in Europa, in Italia, in tutti i posti dove ho lavorato (Ostuni, Pescara, Castel di Lama, Livorno, Colleferro, Asti, Bologna) c’era qualcosa che mancava. La routine è la cosa che più temo in vita mia e ad essa ho sempre associato intolleranza e mancanza di entusiasmo. Ed io ci stavo cadendo con entrambi i piedi. Serviva una scossa, una rottura, un cambiamento. Mai avrei immaginato di dovermi rivoltare come un calzino! Sono partito stracarico di bagagli, con un po’ di paure (sono umano, la paura fa parte della mia natura e… chi non l’avrebbe al principio di un siffatto viaggio?), tanti pezzi di ricambio e un guscio immaginario per proteggermi. C’è voluto poco a capire che il bagaglio più grande che dovevo portarmi dietro era solo uno: l’entusiasmo. Ne avevo abbastanza, ma questa è una merce che non si compra, tuttavia è come un virus: contagia chiunque e si riproduce esponenzialmente; a patto che non si prendano contromisure per impedirglielo! Ed io, per fortuna, ho assecondato il mio istinto e le belle, bellissime sensazioni che mi hanno investito. Sono stato contagiato da persone magnifiche, splendenti come il Sole, piene di energia e vitalità. Ne ho conosciute in ogni dove, in ogni momento. Alcune le ho dovute cercare io, altre mi sono letteralmente piombate addosso. Ho aperto il mio guscio e mi sono ritrovato in un mondo mai neppure immaginato. Ho incontrato persone, uomini e donne, che hanno condiviso il loro pane, la loro casa, il loro cuore con me. Ed ogni volta è stato come scoprire l’America. Ancora ed ancora. Non mi sono ancora abituato e non voglio abituarmi a questo. Ogni singolo istante in compagnia di questi meravigliosi esseri è durato, nella mia percezione, anni interi. E queste persone sono ovunque: non sono angeli, non sono eroi. Sono gente comune che vive assieme a noi su questo meraviglioso pianeta, ma a volte non le riconosciamo. Credo dipenda da noi e basta. Sicuramente in Italia esistono persone come quelle che ho incontrato, non credo che nell’Est Europa ed in Asia l’acqua abbia proprietà magiche e renda la gente diversa. Credo che, prima di partire, ero tarato su certi aspetti della vita e non potevo immaginare cosa significasse vivere in armonia con gli altri. Colpa mia, certo, ma sono contento che questo mio guscio sia stato letteralmente scardinato e, per mia fortuna, abbia trovato la forza ed il coraggio di lasciarlo cadere. Ogni singolo giorno e ho imparato qualcosa di nuovo e sono appena dietro casa. Se partissi domani potrei tornare a Termoli in tre giorni, eppure mi sento lontano anni luce da casa. Lontanissimo dal Massimiliano che conoscevo. Ma non basta. Ne voglio di più! Scrivo da un tappeto di Nevsehir, in Turchia, ad un passo dalla Cappadocia. La moto è stata il mezzo che mi ha catapultato sin qui, passando attraverso asfalto, polvere, sudore e fatica. Sto gustandomi questo viaggio grazie alle doti che solo una motocicletta sa offrire: entrare profondamente nel territorio che si sta attraversando. L’abitacolo di una macchina ripara dalle intemperie, custodisce i propri averi  e ti tiene lontano dai moscerini. Ma scendere da una moto anchilosato, stanco, coperto di polvere e con i bagagli da scaricare… non lo cambierei con nulla al mondo! Presto ripartirò verso il confine con l’Iran e credo che là lo stacco sarà ancor più evidente. L’unica cosa che mi preoccupa è il traffico e la guida ‘creativa’ dei locali. Finora tutto bene, ma è dura tenere gli occhi aperti e cercare di interpretare le manovre di ogni singolo autista… camion ed autobus compresi! Finora non posso fare altro che esser grato ai miei genitori ed alla mia famiglia tutta: mi hanno sempre supportato e consigliato. Nonostante le paure (comprensibili) relative a questo progetto, non mi hanno mai fatto mancare il loro apporto. In tanti hanno provato a farmi desistere, alcuni mi hanno canzonato, ma fa tutto parte del copione. Sono felice di aver resistito agli attacchi di chi mi ha preso per pazzo, di chi mia ha voluto mettere addosso paure di ogni genere e di chi se n’è fregato bellamente del mio intento. Non si contano le richieste di patrocinio, sponsorizzazione e partecipazione al mio progetto. Tantissime porte sbattute in faccia, Regione Molise, Provincia di Campobasso e Comune di Termoli compresi. Eppure tanta gente, costantemente, mi scrive per chiedermi come sto, farmi i complimenti e darmi energia e coraggio. Finora tutto magnifico, ma la stanchezza a volte s’è fatta sentire. E, prontamente, qualcuno mi ha fornito motivazioni e stimoli per continuare ad andare avanti. Prometto che non deluderò nessuno, me compreso, e porterò con me chiunque abbia la voglia ed il piacere di seguirmi sul sito www.australiatwin.it o su FB alla pagina www.facebook.com/pages/Australia-Twin/135214973209235 . Un saluto dalla Turchia, a risentirci a presto da qualche altro meraviglioso luogo… Massimiliano Perrella

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Con una royal enfield india Bullet 350 d'epoca anni '70, dall'India fino all'Italia attraverso i paesi dell'asia meridionale tutto via terra. Il percorso sarà India, Pakistan, Iran, Turchia, Bulgaria, Romania, Serbia, Croazia, Slovenia, Italia

Italiano
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Andrea Bandinelli è l'uomo che ha deciso di uscire fuori dalle righe, di lasciare ad altri i cosidetti 'viaggi comodi', e ha pensato di affrontare questo viaggio straordinario a bordo di una moto d'epoca, una royal enfield india Bullet 350.

Andrea ha intenzione di preparare la partenza per la primavera del 2009 e attualmente è in cerca di sponsor, per chi fosse interessato può contattare Andrea a questo indirizzo email: melchiorlab@alice.it

Andrea: >> Queste sono alcune foto del mio ultimo viaggio in India e sulla catena Himalayana, con una royal enfield bullet del '97. La moto con cui effettuerò questo viaggio dovrà ancora essere 'scovata'. Ovverosia la bullet è una moto super classica, rimasta la stessa da più di 40 anni.
La mia idea era di trovare una moto molto vecchia compresa di documenti, all'incirca degli anni settanta e rimetterla a nuovo. Ne ho già viste diverse in India per cui non dovrei avere problemi. <<

Presentazione dell'itinerario in breve (con possibilità di modifiche, anche a seconda delle proposte che spero di ricevere) è il seguente.

India:

* Partenza dalla capitale - Nuova Delhi -
* Attraversare la frontiera internazionale nord Amritsar-Lahore

Pakistan:

* Lahore-Okara-Multan
* Multan-Quetta
* Quetta- frontiera Pakistan Iran- Mirjaveh

Il soggiorno in Pakistan era pensato per essere di breve durata.
All'incirca una settimana, per motivi di sicurezza.

Iran:

* Mirjaveh-Bam
* Bam-Kerman-Yazd
* Esfahan-Tehran
* Tehran-Tabriz confine con la turchia
Sono previste soste nelle località di interesse culturale maggiori e deviazioni nelle rotte meno battute.

Turchia:

In breve seguendo una rotta al centro nord della turchia, passando dalle strade più agibili.

Entrata nella comunità europea e paesi da visitare ancora da definire ma in programma Bulgaria, Romania, Serbia, Croazia, Slovenia.

Andrea Bandinelli 

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